Sito www.brokenyoyos.com
Attivo dal 2005
Fondatori Paolo “Niubi” Lamperti – Lorenzo “Speed_12” Bassani – Andrea “Saxa” Stefanelli
Modelli 4
Breve storia
Sebbene nata solo nel 2005, come progetto comune di tre appassionati italiani (Niubi, Saxa e Speed12), le radici di Brokenyoyos affondano nel lontano 2003, anno in cui nasce il primo yoyo prodotto da Saxa, il Plug-In 1.0. Uno dei primi giocatori new-school in Italia, Saxa riesce a fondere concept e prestazioni derivanti dalla sua esperenzia come modder in uno yoyo hi-end completamente in alluminio, sperimentando l’utilizzo di nuovi materiali come il teflon e i cuscinetti concavi ideati da Frank Difeo per crerare uno yoyo dalle prestazioni tutt’ora elevatissime.
Proprio l’esperienza come “modder” spinge Saxa a collaborare con Niubi per la versione 1.1 del Plug-In, nella quale il sistema di ritorno subisce un drastico quanto innovativo cambiamento: gli allora classici OR di gomma vengono rimpiazzati dal silicone liquido che nel 2004 fa la sua prima apparizione nelle varie “mods” che appaiono sui forum americani (in particolare su www.theyo.com). E’ l’inizio di una collaborazione che porta il Plug-In ad essere apprezzato e conosciuto anche oltreoceano.
La perdita dei disegni originali e dei dati macchina del Plug-In causa una pausa forzata del progetto sino all’arrivo di Speed12. Esperto disegnatore RHINO 3D e CAD, si avvicina ed appassiona allo yoyoing e conosce Niubi e Saxa nel momento in cui entra in possesso del suo primo Plug-In.
L’idea di collaborare per rendere nuovamente possibile la produzione del Plug-In nasce spontanea e con essa vede la luce la Brokenyoyos.
Tuttavia gli scenari dello yoyoing mondiale e le esigenze dei players sono cambiati: si usano yoyo con gap larghissimi, di forma “fat” e arrotondata, con diametri più piccoli.
Da qui la decisione di disegnare un nuovo yoyo “made in Italy” che rispondesse a queste nuove richieste e che, allo stesso tempo, fosse curato nei minimi dettagli e prodotto con i migliori materiali sul mercato.
Dopo un anno e mezzo di progettazione, una marea di prototipi, mille problemi, e grazie alla collaborazione dei migliori player del team Brokenyoyos…
…nasce il Sumo.
…il resto è storia ancora da scriversi.
Scheda
Plug-In 3
Specs
Diameter: 54 mm
Width: 41 mm
Weight: 66 gr
Gap: 4.2 mm
Bearing: 5x11x5 Sapporo bearing
Material: Aluminium 6065
Coating: Polished Outside + Satin Finish inside
Il Plug-In 3 è il prodotto dei nostri sforzi atti a migliorare uno yoyo che ci ha uniti, che abbiamo amato, che ha significato molto per il movimento dello yoyoing in Italia e che, insieme a Oxy4, ha portato lo yoyoing nostrano alla ribalta sul palcoscenico internazionale.
I commenti entusiastici provenienti dai forum oltreoceano relativamente al predecessore, ci hanno spinto a superare lo scoglio iniziale che, ai tempi, pareva insormontabile: i disegni CAD originali del Plug-In 1 erano andati smarriti nel momento in cui Saxa decise di cambiare la ditta di tornitura da cui i Plug-In 1 erano prodotti.
Solo grazie al genio del nostro CAD-Designer Speed 12, alla sua impressionante skill nell’utilizzo di Rhino3D e al sacrificio di un paio di vecchie coppe del Plug-In 1 (opportunamente segate in due….sic..), siamo riusciti a replicare le curve originali del modello originale e, ne siamo assolutamente certi, a migliorarne le performance senza alterarne il vecchio “feeling” tanto caro agli estimatori del Plug-In 1.
Siamo partiti dall’idea di mantenere inalterata la curva esterna della vecchia coppa: stesso shape e stesse dimensioni del primo Plug-In.
Il che si traduce in una classica forma rotondeggiante (alla FH1 per capirci…) che consideriamo un’evergreen, la più naturale e bilanciata possibile.
Nonostante lo yoyo possa sembrare di primo acchito molto semplice, a causa del design classico, abbiamo concentrato i nostri sforzi sulla curva interna della coppa che è quella che dona al Plug-In 3 il suo vero carattere: l’apparenza esterna può sembrare semplice ma è la distribuzione delle masse ad essere unica.
“Keep it simple… but with high performance” è stata l’idea che ci ha guidato in tutto il processo di sviluppo del prodotto.
Dopo aver analizzato tutti i commenti e le review del predecessore, abbiamo cercato di eliminare i difetti del vecchio yoyo:
- abbiamo ridotto la sporgenza del nottolino centrale dell’interno coppa allo scopo di rendere più agevoli i thumb grinds
- abbiamo modificato la zona di alloggio del cuscinetto per eliminare completamente le vibrazioni in fase di rotazione
- abbiamo usato un cuscinetto piccolo, rinunciando al Konkave Bearing, per rendere lo yoyo più veloce e per far sì che lo yoyo producesse dei loop per i suicide più ampi
- abbiamo riadattato la larghezza della zona response (Removable Silicone Pads) in proporzione al diametro del nuovo cuscinetto
Speed12 ha anche implementato nel nuovo modello una sua vecchia idea: dei solchi concentrici intorno alla zona del response allo scopo di ridurre la frizione della corda contro i pad per ottenere tempi di sleeper più lunghi e un responce più dolce.
Anche il peso dello yoyo è stato ritoccato per venire incontro alle esigenze attuali dei players: dai 71 grammi originali siamo passati a 66 grammi, senza sacrificare nemmeno un secondo di sleeper grazie all’aggiunta di un po’ più di “muscoli” sul bordo esterno della coppa.
Per la prima run abbiamo deciso di non utilizzare l’anodizzazione rimanendo fedeli al prodotto originale: lucidatura esterna e satinatura interna, entrambe meccaniche, entrambe a mano, coppa per coppa, allo scopo di evitare qualsiasi sorta di sbilanciamento dovuti all’utilizzo di prodotti chimici.
Il risultato finale è qualcosa che ci piace veramente, che ci rende fieri di essere stati in grado di riprodurre uno yoyo che abbiamo amato, senza stravolgerlo ma migliorandolo.
Intervista a Niubi
Raccontaci qualcosa di te
Niubi, 32 anni, Brokenhero.
Da dove deriva il nome Brokenyoyos?
Da una serata in birreria spesa davanti a troppe medie doppio malto…
…scherzo, ovviamente. 😀
Ma non c’è un significato particolare dietro il nome del nostro progetto.
Stavamo cercando un nome d’impatto, spiritoso e che “facesse un po’ figo”.
Alla fine tra Rottentoys e Brokenyoyos ha vinto il secondo…e ne siamo a tutt’oggi contenti della scelta.
Siamo diventati Brokenheros fino al midollo.
Come hai conosciuto lo yoyo ? Come hai cominciato ?
Ero in ferie a Bibione, nell’estate del ’99.
Durante uno degli ultimi giorni di ferie, quelli in cui dopo 15 giorni si è oramai stufi di spiaggia e mare, spendendo gli sgoccioli di vancanza a zonzo per negozi, gelati e birrette, alla fine della giornata di shopping, in una vetrina di un negozio di giocattoli, il mio sguardo viene catturato da un oggetto tutto nero dalla forma rotondeggiante.
Uno yoyo in una bella scatoletta di plexiglass trasparente, con uno stand in vellutino rosso. Lo voglio.
Entro, chiedo il prezzo, 55 mila lire, la mia ragazza del tempo mi fulmina con lo sguardo, dico grazie e arrivederci.
Il tarlo però è oramai entrato in testa.
Dopo pochi giorni torno a Milano e la prima cosa che faccio è accendere il modem, fiondarmi sul web e cercare in Altavista ( !!!!!!) la parola “yo-yo”: primo risultato… Yoyomaniacs.
Mi si apre un mondo.
Scopro che nel fine settimana ci sarebbe stato il campionato nazionale proprio a Milano, al Vigorelli. Ovviamente, ci vado.
Resto giusto il tempo di acquistare il mio primo yoyo, un Lizard rosso e per farmi insegnare da un certo Zot …heheheh… i rudimenti del lancio.
Il resto è storia: l’iscrizione alla mailing-list, le classiche prime domande su che yoyo comprare, le serate passate a chattare in Mirc nel canale di yoyomaniacs, il mio primo vero raduno al Treesse di Milano, la Fiera del Giocattolo e il primo Nazionale a Genova nel 2000.
Raccontaci la tua carriera di Yoer
La mia carriera per quanto riguarda le competizioni è stata molto breve: una gara alla fiera del Giocattolo a Milano, una gara da Treesse Sport, un Nazionale a Bologna nel 2001, un Nazionale a Torino.
Ebbene sì…solo 5 competizioni. Soffro della sindrome delle “mani tremolanti”: non sopporto la pressione del pubblico ed ogni volta che entro nel quadrato di gara non riesco a chiudere un trick che sia uno.
Inoltre, non ho la costanza di gioco di certi altri colleghi yoerz (vedi Ciccia, Siminitto, Fabietto): a volte passo mesi senza toccare yoyo, con ritorni di fiamma che mi portano improvvisamente a imparare nuovi tricks, soprattutto in occasione di meetings o raduni.
Di sicuro non l’approccio ideale per costruire delle run solide per le competizioni o gli show.
Molto più costante, invece, il mio interesse per altri aspetti dello yoyoing.
In primis, il modding.
Non so quanti yoyo ho distrutto allo scopo di replicare alla perfezione le mods che vedevo sui vari forum americani.
Ricordo con affetto le prime mods sui Renegade, le prime recessed sui FHZ, l’emozione del giorno in cui decisi di iniettare per la prima volta del silicone liquido in una recessed mod,la smania di condividere le scoperte con i “colleghi” americani sul forum di TheYo!, le ore spese a “mascherare” e tingere gli immacolati FHZero bianchi, l’orgoglio nel vedere le mie creazioni in vendita su Yoyonation andare “sold-out” nel giro di pochi minuti.
È la comune passione del modding che inizialmente mi ha avvicinato prima a Saxa e poi a Speed12…senza questa scintilla, il progetto Brokenyoyos non sarebbe mai nato.
In seconda battuta poi, nel corso degli anni, sempre più spesso sono stato chiamato a ricoprire il ruolo di giudice a vari contest.
Un aspetto dello yoyoing che mi affascina moltissimo e del quale mi piace discutere con i colleghi stranieri ogni qualvolta se ne presenta l’occasione durante i vari contest europei ai quali ogni anno partecipo.
I momenti più significativi/emozionanti: persone incontrate, eventi
Per quanto riguarda le persone….sarebbe un elenco interminabile se dovessi citare tutte le persone, conosciute in ambito yoyoistico che hanno avuto un impatto pazzesco sulla mia vita.
In Italia, sicuramente l’ex FDN, i membri fondatori del Team Roo-Yo e quelli ufficiosi Cappy, Ciccia, Speed12.
A livello europeo e mondiale, il gruppo tedesco (Ufo, Jumper, Karin, DJ, Pac, Ivo e Jan), Red, Frank Difeo, i ragazzi dell’europa dell’Est (Cechi, Slovacchi, Polacchi, Ungheresi), Pat e Weber di Yoyonation.
Nel bene o nel male, se oggi sono la persona che sono, lo devo a tutti loro e agli amici del forum di Yoyomaniacs.
Per i momenti…se proprio devo indicarne qualcuno, dico:
- Genova 2000: il primo raduno in cui ho conosciuto tutti gli amici italiani in carne ed ossa.
- I nazionali a Jesolo: il miglior nazionale di sempre, il momento magico in cui si è creato un gruppo di amici che ha portato avanti per anni lo yoyoing in Italia
- Il primo European Yo-Yo Meeting a Jesolo: altra pietra miliare nella storia dello yoyoing europeo e mondiale. Mi vengono i brividi al solo pensiero di ciò che quel raduno ha messo in moto
- Il primo Saxa Village: la nascita del Team Roo-Yo, un gruppo di persone che mi ha cambiato la vita
- Il mio viaggio ai Mondiali 2008: ogni appassionato dovrebbe andarci almeno una volta nella vita.
Io ho realizzato un sogno
Chi ti ha più influenzato ? Quali sono i tuoi maestri?
A livello di gioco, i grandi nomi: Dellinguer, Jason Lee, Del Valle, Ciccia, il Cappy nostrano, la crew polacca di BeFree, Ignitus.
A livello differente…definiamolo di “ispirazione”: Doc Pop, Takeshi e i modder americani.
A livello “mediatico”: la frequentazione del forum di TheYo! E Yoyoing.com.
Domandona finale: cos’è per te lo yo-yo?
Se ti dico che senza lo yoyo, sicuramente sarei una persona completamente diversa, riesci a immaginarti la portata che questo giocattolo ha avuto sulla mia vita?
Non rimpiango un attimo della mia vita speso per lo yoyoing.
A way of life.
Owned.
Intervista a Speed_12
Raccontaci qualcosa di te
Mi chiamo Lorenzo aka Speed_12.
29 anni, architetto, al momento lavoro in Olanda…ed ovviamente gioco allo yoyo!
Gioco principalmente in 1A e qualche cosina in 5A.
Come hai conosciuto lo yoyo ? Come hai cominciato ?
Tutto iniziò credo nel 1998 o ’99.
Ai tempi ero un assiduo lettore della rivista “Focus” ed in un numero parlarono appunto dello yoyo.
Nell’articolo era anche presente l’indirizzo di un famoso negozio di Milano e cosi’ mi ci fiondai a comprare il mio primo yoyo: un saiber rider se ricordo bene.
Al mio 1mo anno di uni avevo in corso un ragazzo che sapeva fare giusto una torre eiffel o un trapezio e mi diede un paio di lezioncine e contagiammo pure un altro nostro compagno.
Purtroppo rimasi poi l’unico a giocare ,studiandomi i vari ken(wos)e sector_y.
Da li’ a poco, non conoscendo praticamente nessuno, mi stancai e abbandonai per un paio di anni.
Solo nel ’01- ’02 complice internet ricominciai a interessarmi di nuovo allo yoyo, ai nuovi modelli ed ai nuovi tricks, ma sempre restando su forum e siti americani ( ero ignaro della comunity yoyomaniacs ) e proprio in uno di questi forum conobbi Niubi e da lì poi tutto YYM.
Raccontaci la tua carriera di Yoer
Come ho detto prima le mie basi sono state tutte in solitaria, fino al livello di tricks come” yellow airplanes” me la cavai da solo, senza aver mai fatto un contest od un raduno.
La svolta fu quando conobbi Niubi ed i primi giocatori, da li’ ebbi un forte stimolo a migliorare nel gioco ed a partecipare ai campionati nazionali italiani.
Poi sono finito in mezzo a quella che è la Brokenyoyos, e quindi quella che poteva essere una promettente carriera di player è stata stroncata da ore in officina e testing di prototipi 😀
I momenti più significativi/emozionanti: persone incontrate, eventi
Credo che metto come primo momento l’aver conosciuto Pappo in un viaggio a Stoccolma.
Lì mi raccontò di YYM e di quali personaggi ci fossero al suo interno e visto che ero in procinto di comprare il mio primo alluminio mi parlò di un certo Saxa che da lì a pochi gg sarebbe uscito con un certo yoyo…il Plug-in.
E l’aver preso poi quel primo plug-in e l’aver incontrato le persone che lo realizzarono cambiarono tutto….
La nascita della Brokenyoyos e ogni uscita in officina, quando hai in mano le prime 2 coppette di qualche prototipo, ancora sporche di olio, e devi lanciarle per la prima volta vedendo che negli occhi dei tuoi soci c’e’ la tua stessa emozione.
Poi il primo incontro di massa, ovvero un raduno all’ ombralonga di Treviso, e poi tutti i campionati Nazionali dove ho conosciuto personaggi davvero eccezionali, sia italiani che stranieri.
Insomma avrete capito che tutti i momenti sono stati significativi!
Chi ti ha più influenzato ? Quali sono i tuoi maestri?
Italiani direi il Sig. Nitto ( Capurro aka Siminitto).
Stranieri direi la vecchia guardia tipo il Doc Pop, il Brown e tutti i personaggi storici di Sector_y.
Domandona finale: cos’è per te lo yo-yo?
Ma sai che ancora non ho capito ancora a pieno cosa sia?
Ci sono talmente tante sfaccettature che è un gran caleidoscopio colorato!
Intervista a Saxa
Raccontaci qualcosa di te
Ciao sono Saxa. Brokenhero.
Come hai conosciuto lo yoyo ? Come hai cominciato ?
Tutto è iniziato per caso, come nelle migliori favole ^__^
Un pomeriggio di primavera del 1998 (tra l’altro uno dei più bei periodi della mia vita) uno dei miei più cari amici, Tuwonga (teniamo nascosto il nome vero) fece vedere a noi amichetti annoiati cosa aveva trovato nel negozio “a mille lire” davanti casa: uno yoyo di plastica trasparente con, da un lato, uno scorpione di plastica e, dall’altro, un complicato meccanismo di cui ignorammo la funzione finchè non capimmo 🙂
Il resto è storia…
Raccontaci la tua carriera di Yoer
La mia “carriera” di yoer è andata avanti per alti e bassi negli ultimi 11 anni, attraversando fasi creative, noiose, eccitanti e quant’altro…
So solo che da quel pomeriggio del ’98 sono cambiate tantissime cose nella mia vita… e lo yoyo è stato uno dei perni sui quali è girata la mia esistenza.
Grazie allo yoyo ho scoperto parti di me stesso che probabilmente non avrei mai scoperto…
Grazie allo yoyo ho scoperto amici senza i quali oggi mi sentirei senza scopo nella mia vita…
Grazie allo yoyo ho viaggiato e conosciuto gente, posti, cose nuove…
Insomma a questo semplice attrezzo rotante devo proprio tanto ^__^
I momenti più significativi/emozionanti: persone incontrate, eventi
Momenti significativi ? Beh non ho molto tempo e spazio a disposizione quindi citerò solo qualcosa: ricordo il primo evento pubblico a cui partecipai, era Novembre ’98 a Roma, Cartoocomics… lì conobbi il grande Steeve… ho detto tutto 🙂
Non posso non citare il primo Nazionale a cui ho partecipato, quello del 2002, Jesolo…. fu semplicemente stupendo !!!
Ma poi devo citare i primissimi Southland, raduni per noi terroni yoyettari, bellissimi….
Ma come non potrei non citare i SaxaVillage? Sono più di sei anni che nella mia villa a Conversano, ogni estate si tiene la nostra villeggiatura/raduno/sbevazzata/mangiata/cazzeggio dove tra una cosa e l’altra teniamo anche in mano uno yoyo…. ogni tanto però ^__^
E poi voglio citare il viaggio negli States l’anno scorso, dove tra Mondiali e Miami e New York ho passato i momenti più “alti” legati allo yoyo….
Chi ti ha più influenzato ? Quali sono i tuoi maestri?
Chi mi ha più influenzato ? Bah non saprei…. sicuramente il mio maestro, senza il quale non starei qui a parlare di yoyo, è stato il grande Tuwonga che con la sua passione ha spinto me e tanti altri ad iniziare questa passione.
Poi devo tanto ai video…quelli della mia epoca logicamente come anche i mitici siti di fine anni 90, inizio 00….
Domandona finale: cos’è per te lo yo-yo?
Insomma, come ho detto prima, lo yoyo per me è ciò che ha fatto di me ciò che sono….e scusate se far parte della Broken YoYos è poco ehhehe ^___^