► Dalla Old-School alla New-School
Negli ultimi anni della sua secolare vita lo yoyo ha avuto una significativa evoluzione sia per quanto riguarda tricks, stili di gioco e conseguente cambiamento delle caratteristiche degli yoyo stessi. Quest’ondata di cambiamenti collocabile a partire dal finire degli anni 90 e ha segnato il passaggio dalla cos detta old school alla new school.
A grandi linee si può dire che la old school era caratterizzata dall’ uso di yoyo molto reattivi e di larghezza contenuta che consentivano di eseguire solo elementari string tricks e looping tricks; la new school invece ha visto aumentare la larghezza degli yoyo e diminuire la reattività degli stessi per consentire l’esecuzione di nuovi tricks come le Whip, i Suicide, e le Lacerations e conseguentemente la differenziazione degli stili attuali (one handed, two handed, triple A, offstring, e freehand).
Vedendo un freestyle della metà degli anni 90 si poteva notare che lo stile di gioco si basava sulla fusione di sting tricks e looping tricks; gli yoyo usati erano prevalentemente yoyo imperials come il Raider, le quali caratteristiche (come la forma e la reattività) consentivano sia l’esecuzione di sting tricks che loops di vario tipo, ma poco altro.
Intorno alla fine del 1998 per inizia a sentirsi l’esigenza di yoyo più larghi e pesanti che potessero consentire maggior agevolezza nelleseguire trick di corda e sleeper
più lunghi perché le evoluzioni stavano diventando sempre più complicate; yoyo innovativi come il Bumble Bee e il Tigershark erano gli ideali per chiedere tricks come Kwijibo o Cold Fusion, tricks considerati di svolta per il passaggio tra old e new school: il primo perché presentava uno dei primi pops mai visti in un trick, il secondo perché presentava passaggi in lieve controrotazione, entrambe caratteristiche inedite fino all’epoca.
Nel 1999 la Yoyojam si afferma sul mercato con lo Spinfaktor, uno yoyo butterfly con o-ring in metallo che consentiva lunghissimi sleeper, un sogno per gli yoers dell’epoca, che iniziavano a esigere yoyo con poca reattività. Inizia a prendere consistenza anche l’offstring con Hironori Mii e il Freehand con Steve Brown.
Siamo nel 2000 e siamo in piena evoluzione, Sector-y sbalordisce il popolo yoer con tricks impensabili fino a pochi anni prima, il Renegade diventa il principale concorrente di Spinfaktor e Super Spinfaktor, e viene scelto da giocatori che hanno segnato la svolta dello yoyo: Paul Escolar, inventore del Kamikaze, Spencer Berry, inventore della Laceration e i Fratelli Longoria con la loro Spirit Bomb.
Ai campionati mondiali di quell’anno la x-division (nella quale si poteva competere in tutti gli stili che non fossero A o AA) inizia a mettere in evidenza la spettacolarità dei nuovi stili di gioco.
Nel 2001 nasce il Duncan Freehand, uno yoyo molto versatile che segnò il perfezionamento del ritorno in Bind, tipico degli yoyo poco reattivi e forse elemento
più caratterizzante della new school; consentiva diversi tipi di setup grazie agli amati/odiati pads. Da molti considerato l’erede del Renegade, ed sicuramente uno degli yoyo
più influenti nell’evoluzione dello yoyo.
Fanno la loro comparsa i primi Grinds, che verranno poi perfezionati un paio danni dopo con Johnnie Delvalle, la yoyojam introduce gli yoyo con il cuscinetto
più grande e gap larghissimi come il Night Moves o il Black Nova di Tomonari Ishiguro, e da l in poi un continuo evolversi fino ai nostri giorni con l’arrivo dei cuscinetti concavi, i nuovi sistemi di ritorno come gli o-ring in gomma o le recessed mod, gli yoyo dalle coperture in teflon, tutte conseguenti evoluzioni dello yoing dei tre anni precedenti, in cui si sent e si capì che lo yoyo non solo un giocattolo che va su e giù, ma che ha potenzialità e margini di innovazione che tuttora ci stupiscono.