Caribou Lodge Yoyoworks – Bassalope

autore: Izzy – data: 8/11/2009

Signature yoyo di Sebastian Brock, il Bassalope è il primo yoyo con cuscinetto piccolo, misura A, e con dei pads come sistema di ritorno, della Caribou Lodge Yoyoworks.

Classica la scatolina quadrata con cui arriva; all’ interno un cordino Highlight.

 

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Queste le specifiche :

Peso : 64.60 g.
Larghezza : 41.26 mm
Diametro : 52.50 mm
Gap : 3.71 mm
Misura Cuscinetto: 5x10x4 mm
Tipo Gap : Fisso
Sistema di ritorno : Silicone Sticker

Con uno shape simile al Bear Vs. Man, ma più arrotondato, ha tutte le carte in regola per diventare un player di tutto rispetto.

 

bassalope_gap

 

A differenza della prima run (blu con serigrafie bianche), la seconda run di questo yoyo (Brown, Pink, Fishy Fire, Algae, Bionical) ha subito un piccolo errore di macchinazione, con la conseguenza di un graffietto millimetrico su una delle due coppe.
Io ci ho messo un bel pò a scovare questo graffio sul mio Bassalope, perchè è davvero insignifcante ed impercettibile al tatto.
Ovviamente il gioco non ne risente in alcun modo. Da questo piccolo difetto dipende la scelta di abbassare radicalmente il prezzo portandolo ad un abbordabilissimo 90$.
Personalmente, preferirei 100 volte questo tipo di difetto estetico se è buono per giustificare un risparmio di più di 15 Euro 🙂
Una foto del dettaglio direttamente dal “Caribou Blog”

 

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Come detto in precedenza, anche se il progetto del Bassalope con cuscinetto largo e silicone è stato già annunciato, è senza dubbio un notevole cambio di rotta, ed anche un apprezzabile sperimentazione, della casa di Edmonton, Canada.

Come tutti gli ultimi CLYW, il cuscinetto è già sbenzinato e leggermente lubrificato, consentendo così massime prestazione appena fuori dalla scatola.
Un altro cambiamento rispetto alla prima run, riguarda la scelta del sistema di ritorno.
A differenza di un singolo pad in silicone rosso, questa edizione (ed anche le altre sopracitate) sono equipaggiate con un solo I-pad, sistema di ritorno in silicone rosa/trasparente molto sottile, realizzato da Ryosuke Iwasawa, che però a quanto pare è ormai introvabili perchè fuori produzione.

 

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Classica anche la finitura, con anodizzazione e una leggera pallinatura, accompagnata da una piccola serigrafia incisa al laser.
Il Disegno originale che ha dato vita al logo di questo yoyo è realizzato nientepopòdimenoche da Justin Weber.

 

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Inutile dire, quindi, che gli amanti dei grind non rimarrano delusi da questo yoyo, se non per la completa mancanza del cosiddetto “scalino” per gli inner rim grind.

 

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Come ci si aspetterebbe da uno yoyo con cuscinetto piccolo, la risposta è decisa. A causa del gap decisamente inferiore alla maggior parte dei modelli in uscita da un paio di anni a questa parte, bisogna essere molto precisi e fluidi nel gioco.
Soprattutto in controrotazione, se i movimenti non sono pulitissimi, è uno yoyo chedecisamente non perdona. Vedetelo come un velato avvertimento alle vostre nocche 😉
Ma sinceramente non lo definirei affatto un difetto, ma piuttosto una difficoltà personale data dal massiccio uso di yoyo con gap enormi e motorsil D come sistema di ritorno.

Da fan incallito del Bear Vs. Man, ciò che ho notato fin dal primissimo lancio, è la differenza di peso rispetto al signature di Boyd Seth.
I 3 grammi in meno si sentono tutti, dando a questo yoyo un’ agilità incredibile, che però non compromette affatto la sua stabilità, assicurata dal sempre presente peso sui rims.
Ciò che è apprezzabile rispetto a questi ottimi yoyo canadesi, è lo standard riscontrabile sugli ultimi modelli.
Non è una novità la presenza di vibrazioni (a volte impercettibili, altre più significanti) sui primi modelli del Peak e del BvM.
Il Bassalope, al contrario, passa a pieni voti il test dell’ unghia, risultando completamente esente da vibrazioni anche durante il gioco.

Due foto comparative con i precedenti modelli targati CLYW.

Peak – Bassalope – Bear Vs. Man

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La Caribou Lodge Yoyo Works, pur con solo 3 anni di presenza sulla scena dello yoing mondiale, è senza dubbio una delle case più apprezzate ed acclamate del momento.
Devo loro un grazie enorme per la produzione del mio yoyo preferito, ma anche un altro grazie per la voglia di sperimentare e di accontentare tutti con le numerosissime edizioni dei loro yoyo.
Notizia di poco tempo fa, è la rottura (era ora..) del rapporto di esclusività che legava Chris Mikulin, il “Boss” della CLYW, a Pat Cuartero, proprietario di Yoyonation.
Numerosi modelli sono già arrivati nell’ estremo oriente, e molti altri arriverano fra pochissimo anche sugli scaffali dei maggiori shop europei.
A voi la scelta, se accaparrarvene uno anche voi, oppure no. 😀