Yoyofactory – Superstar

autore: Siminitto – data: 15/2/2009

Ho temporeggiato un po’ prima di comprare questo yoyo, il prototipo provato lo scorso anno all’EYYM che non mi aveva fatto gridare al miracolo e le vicissitudini sulla prima run posticipata di mesi per problemi di stabilità mi avevano fatto momentaneamente riniunciare all’acquisto…

 

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Ma alla fine, per Natale mi sono regalato un Superstar nero con logo grigio (poco visibile, ma bello per quello), e devo dire che da subito non mi aveva del tutto convinto, memore da quanto mi avessero colpito il GM2 prima e il G5+ poi, da cui questo nuovo yoyofactory prende la forma aperta “a V”.
Forse l’abitudine a giocare con yoyo più piccoli e stretti come l’888 mi aveva fatto trovare il Superstar un po’ goffo nei passaggi stretti, ma è bastato riabituarsi alla forme ampie per apprezzarlo appieno.

 

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Coi suoi fratelli GM2 e G5+ ha in comune la forma e i rim sporgenti (più simili a quelli del G5+), ma abbandona il pad come sistema di ritorno a vantaggio di un doppio o-ring recessato di silicone bianco che fa egregiamente il suo lavoro consentendo bind stretti e ritorno deciso solo quando serve, la copertura nel mio caso è una anodizzazione lucida molto bella che ho scelto per l’appunto per l’estetica, dato che come si poteva prevedere non è l’ideale per i grind (esiste comunque la versione micropallinata).
E’ uno yoyo molto stabile e il silicone dà un’ottima spinta in fase di lancio, cosa che per chi ama uno stile di gioco fatto di movimenti ampi non troppo intricati direi che è l’ideale.

 

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A livello di gioco dà un senso di pienezza che la leggerezza del G5+ non dava, ma non si discosta molto nelle prestazioni dai suoi fratelli sopra citati, pur avendo a mio modo di vedere un po’ più stabilità.
Se siete in possesso di un un GM2 o G5+ questo potrebbe essere un acquisto quasi superfluo, ma dato che non sono poi così facilmente reperibili il Superstar è un’attualissima alternativa per chi se li fosse persi.